- 8 Aprile 2022
- Postato da: Polo Informatico
- Categoria: News

Il Ministero dello Sviluppo Economico, ha definito il Piano Nazionale Transizione 4.0, link, all’interno del quale è previsto un credito d’imposta.
In primo luogo, il credito d’imposta 4.0 è un’agevolazione fiscale, volta a supportare ed incentivare aziende che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali 4.0, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi aziendali.
La Legge di Bilancio 2021 prevedeva agevolazioni per gli investimenti di nuovi beni strumentali all’esercizio dell’impresa, effettuati nell’intervallo temporale tra il 16 novembre 2020 e 31 dicembre 2022.
La Legge di Bilancio 2022 proroga le misure di Transizione 4.0, grazie al framework del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e le estende fino al 2025. In particolare, si confermano gli incentivi per Beni Strumentali Industria 4.0, attività di Ricerca, Sviluppo, Innovazione, Design e Formazione 4.0.
Per beni strumentali si intendono tutti quei beni, materiali e immateriali, che contribuiscono all’attività dell’impresa per un periodo superiore all’esercizio. Tali beni non possono essere venduti per almeno 3 anni e i loro costi devono essere capitalizzati in bilancio. L’investimento in beni strumentali può essere realizzato con:
- Acquisto o contratti di locazione finanziaria (esempio licenze acquistate, ma non software in SAAS)
- Costruzione in economia (costi interni del personale che concorre alla costituzione del bene, oltre alle licenze dei software utilizzati)
A chi si rivolge
I potenziali beneficiari degli incentivi fiscali sono tutte le imprese, di qualsiasi forma giuridica, di qualsiasi settore economico e regime contabile, che abbiano effettuato investimenti in beni strumentali nuovi.
I Professionisti possono accedere al credito unicamente per la categoria beni residuali.
Agevolazioni fiscali
Beni strumentali tecnologicamente avanzati (allegato A, legge 232/2016)
Aliquota credito di imposta:
- 40% per investimenti fino a 2,5 milioni;
- 20% per investimenti da 2,5 a 10 milioni;
- 10% per investimenti da 10 a 20 milioni.
Ad esempio:
- Macchinari
- Dispositivi per l’interazione uomo-macchina (sistemi di sollevamento oggetti pesanti o caldi, dispositivi per il miglioramento della sicurezza sul posto di lavoro)
- Sistemi (software integrato con una macchina, magazzini automatizzati)
- Interconnessione a soluzioni MES
Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati (allegato B, legge 232/2016)
Aliquota credito di imposta:
- 20% con modalità di fruizione 3 quote annuali
Ad esempio:
- Strumentali (software, sistemi, piattaforme e applicazioni) per il monitoraggio e controllo dei macchinari in lavorazione
- Cloud computing e sistemi di produzione con interfaccia a sistemi informativi
Altri beni residuali (Non allegato A e allegato B)
Aliquota credito di imposta 10 % per l’anno 2021 e 6% pe l’anno 2022 per investimenti fino ad 1 milione di euro
Modalità di fruizione: unica rata a partire dall’anno di interconnessione
Ad esempio: ERP per gestione contabili, controllo e finanza, CRM, fatturazione elettronica, gestione documentale, project management, business intelligence.
Come si accede
Per i beni tecnologicamente avanzati materiali e immateriali, le imprese sono tenute a produrre una perizia, rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale, o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato. Per i beni di costo unitario d’acquisto non superiore a 300.000 euro è sufficiente una dichiarazione resa dal legale rappresentante. La fruizione dell’agevolazione è subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento contributivo e previdenziale a favore dei lavoratori.
Credito d’imposta Formazione 4.0
Tutte le spese e gli investimenti delle imprese dedicati alla formazione del personale sono considerate beni strumentali immateriali e rientrano nell’agevolazione del credito di imposta 4.0.
Agevolazione fiscale
- Micro e piccole imprese: 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di € 300.000
- Medie imprese: 40% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 250.000
- Grandi imprese: 30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 250.000
- il credito d’imposta formazione 4.0 può inoltre arrivare a coprire fino al 60% delle spese sostenute nel caso in cui la formazione coinvolga lavoratori dipendenti svantaggiati.
Tematiche della formazione 4.0
Le attività formative dovranno riguardare: vendite e marketing, informatica, tecniche e tecnologia di produzione.
Tra queste:
- big data e analisi dei dati;
- cloud e fog computing;
- cyber security;
- simulazione e sistemi cyber-fisici;
- prototipazione rapida;
- sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (rv) e realtà aumentata (ra);
- robotica avanzata e collaborativa;
- interfaccia uomo macchina;
- manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
- internet delle cose e delle macchine;
- integrazione digitale dei processi aziendali.
Come si accede
Il credito d’imposta verrà indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui si sono sostenute le spese e nei periodi successivi fino a quando se ne conclude l’utilizzo, è esclusivamente in compensazione a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui si sono sostenute le spese, presentendo il modello F24.
Per maggiori chiarimenti sugli aspetti di carattere generale e relative alle disposizioni attuative,
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